Imbolc

Imbolc/Candelora

1 – 2 febbraio

Divinità – Brigid

Colori: arancione, giallo e rosso

E’ il momento in cui si festeggia la guarigione della Dea dopo che ha dato alla luce il Dio. E’ una festa di purificazione, in cui si celebra la rinnovata fertilità della Terra.

Nota in Italia con il nome di Giorno della Candelora, è la giornata che richiama la Luce che ci illuminerà nel nostro percorso durante l’anno. In questo giorno si consacrano le candele che verranno utilizzate durante l’anno. Durante il rituale si accendono lampade e candele per richiamare la Luce e si bruciano le decorazioni di Yule. In alcune tradizione Imbolc è chiamata “Festa della Luce” e ogni componente della congrega prepara manualmente tante piccole candele che illumineranno il Sabbat notturno. La Dea inizia a riprendersi dalle fatiche del parto e la Natura inizia a rinascere manifestando calore e nuova vita in tutte le forme.

A Imbolc si onora Brigid, la musa di poeti e artisti; è anche la Dea del fuoco, dei pozzi sacri, della guarigione e dell’arte del fabbro

Si festeggia il ritorno della luce e il lento risveglio della natura. E’ un sabba di rinnovamento e purificazione e le streghe ne approfittano per purificare casa e accendere candele bianche in onore della Dea. Durante questo sabba dedicato alla luce, si consacrano le candele che si utilizzeranno durante i rituali dell’anno. Anche di questo sabba i cristiani hanno dato la loro versione. E’ infatti in questo giorno che si tengono processioni con ceri votivi e che si benedicono le candele che proteggeranno la casa. Mentre il giorno dopo (3 febbraio, san Biagio) è ancora uso andare a messa per farsi benedire la gola con l’imposizione sul collo di due candele bianche incrociate.

 

Rituale

Si può mettere sull’altare un simbolo della stagione, come la rappresentazione di un fiocco di neve, un fiore bianco, o magari una palla di vetro con la neve dentro. Dovrebbe anche esserci una candela arancione non accesa, strofinata con olio di muschio, cannella, incenso, o rosmarino. Si può sciogliere la neve ed usare al posto dell’acqua durante la disposizione del circolo.

Il cerchio va aperto dichiarando le intenzioni :

Questa è Imbolc, la notte in cui la nuova vita si agita nel grembo. La luce cresce più forte e la Terra si sta risvegliando dal suo sonno invernale. I primi segni del ritorno della vita stanno apparendo e noi siamo pieni di speranza. Ma le notte sono fredde e buie, e i giorni ci portano ancora neve. I raccolti crescono lentamente e siamo tutti impazienti di lasciare la casa! Però il fuoco brucia all’interno per portarci speranza e calore, e cosi ci riuniamo per accenderci dal fuoco che splende in tutti noi, un grande fuoco che brucia luminoso e che illuminerà il mondo con amore e gioia. Offriamo la luce dei nostri spiriti agli altri e alla Dea che nutre la luce in ciascuno di noi

Si invocano la Dea ed il Dio e poi si dice :

Questo è il tempo della festa delle torce,

Quando ogni lume risplende e scintilla

Per dare il benvenuto alla rinascita del Dio.

Io celebro la Dea,

Io celebro il Dio;

Tutta la Terra celebra

Sotto il suo manto di sonno.

Si accende la candela arancione con la candela rossa sull’altare (o al punto Sud del circolo). Si cammina lentamente lungo il circolo in senso orario, portando la candela davanti a noi. Si dicono queste parole, o simili:

Tutta la Terra è avvolta nell’inverno.

L’aria fredda ed il ghiaccio ricopre la Terra.

Ma Signore del Sole,

Signore Cornuto degli animali e dei posti selvatici,

Non visto, Tu sei rinato,

Dalla graziosa Dea Madre,

Signora di tutta la fertilità.

Salute Grande Dio!

Salute e benvenuto!

Si suona la campanella per sette volte e si dice qualcosa di simile :

Nostro Signore è a metà del suo viaggio

Davanti a sé vede la luce di nostra Signora,

e l’inizio di una nuova Via, dopo questo periodo di riposo

Questa era la prima festività dell’anno celtico

Questo è il tempo in cui nascono gli agnelli

e le pecore fanno il latte

Di lontano si sente il profumo della primavera

e i pensieri vanno alla Dea ma anche al Dio

Questo è il momento per bruciare i sempreverdi:

l’edera, il vischio e l’agrifoglio;

il rosmarino e l’alloro

Spazza via il vecchio, che il nuovo possa entrare

Fermatevi di fronte all’altare, tenendo in alto la candela. Osservate la sua fiamma. Visualizzate la vostra vita che fiorisce di creatività, di forza ed energia rinnovate.

Temibile signore della morte, della resurrezione e della vita

Tu che dai la vita

Signore che sei in noi e il cui nome è il mistero dei misteri

Infondi coraggio ai nostri cuori

Che la tua luce si cristallizzi nel nostro sangue,

Preparandoci alla resurrezione

Non c’è parte di noi che non sia divina

Te ne preghiamo, discendi sui tuoi servitori

Guardate la Dea nelle sue tre manifestazioni!

E’ sempre triplice : vergine, madre e vegliarda;

Ma è sempre una

Poiché senza primavera non potrebbe esserci estate,

senza estate non potrebbe esserci l’inverno,

senza inverno non potrebbe esserci la primavera

Ora si prende la scopa e si compie un giro intorno al cerchio, spazzando simbolicamente fuori ciò che è vecchio e liso. Poi si prende ciò che deve essere bruciato – prima di metterli nel calderone o sul fuoco si accendono dalla candela dicendo qualcosa simile a

Cosi bandiamo l’inverno

Cosi accogliamo la primavera

Diciamo addio a quel che è morto e benvenuto a ciò che vive

Cosi bandiamo l’inverno,

cosi accogliamo la primavera!

Noi bruciamo con il potere dell’ispirazione divina

Noi siamo la luce, seduti in un cerchio di luce

Quando ci riuniamo come comunità, il fuoco brucia

Con luce più intensa di quando siamo da soli e c’è calore e

Illuminazione per tutti noi

Offriamo la nostra luce alla Dea e al mondo

Ora volendo si può svolgere qualche lavoro magico – momento ideale per le divinazione, dopo di che si celebra il banchetto semplice e infine si rilascia il cerchio

 

Tradizione di Imbolc

È tradizione ad Imbolc, al tramonto o dopo il rituale, accendere ogni luce nella casa –anche solo per qualche momento. Oppure, accendete delle candele in ogni stanza per onorare la rinascita del Sole. In alternativa, si accende una lampada al cherosene e si mette in un punto importante della casa, o su di una finestra.

Se fuori c’è la neve per terra, si cammina su di essa per qualche momento, richiamando il calore dell’estate. Con la mano proiettiva, si traccia una immagine del Sole sulla neve.

I cibi appropriati da mangiare in questo giorno includono i latticini, poiché Imbolc segna la festa della generazione. Vanno bene delle scodelle di crema. Inoltre sono ideali i cibi piccanti e corposi in onore del Sole. Il curry, e tutti i piatti fatti con peperoni, cipolle, porri, scalogni, aglio, o erba cipollina, sono quello che ci vuole. Sono tradizionali anche i vini spezzati e piatti contenenti uvetta –tutti cibi simboli del Sole.